venerdì 29 gennaio 2016

LE PROTEINE DELLA CARNE LE TROVI NELLA ZUPPA.

LE PROTEINE DELLA CARNE?
LE TROVI NELLA ZUPPA
Le proteine di origine vegetale sono considerate di qualità inferiore rispetto a quelle di origine animale. Contengono quantità insufficienti di uno o più aminoacidi essenziali: molecole che si uniscono in catene per costituire le proteine e che il nostro organismo non è in grado di fabbricarsi da solo. Se però vengono opportunamente combinate, anche due proteine vegetali possono creare un insieme di buona qualità. E' il caso dell'unione di cereali e legumi: i primi correggono la scarsità di aminoacidi solforati come la metionina nei legumi, mentre i secondi fanno fronte alla carenza di lisina nei cereali. Potrai così portare in tavola tante alternative alla bistecca e varierai il menù senza rinunciare alle proteine. Quattro validi esempi sono la minestra d'orzo e fagioli, la minestra di farro e lenticchie, la pasta e ceci e il riso integrale e lenticchie. Sono 4 piatti oltre che gustosi, sazianti per la loro ricchezza di fibre e perciò efficaci nel mantenerci in lineaottimi per il loro basso indice glicemico e quindi utili anche nell'alimentazione dei diabetici e per prevenire il diabete, adatti  a riscaldarci nei giorni invernali. 

giovedì 28 gennaio 2016

RIUSCITO A DIMAGRIRE, STO RIPRENDENDO CHILI. COME MAI?

RIUSCITO A DIMAGRIRE,
STO RIPRENDENDO CHILI.
COME MAI?


Perchè non si trattava di vero dimagrimento, ma solo di perdita di peso, probabilmente ottenuta con metodi sbagliati, dovuta a diminuizione di massa muscolare o ad insufficiente apporto di liquidi.

L'unico vero e duraturo dimagrimento è quello caratterizzato da diminuizione della massa grassa e tale trasformazione corporea non può essere veloce ed improvvisa.

mercoledì 27 gennaio 2016

LA COTTURA CHE RISPETTA I CIBI

LA COTTURA CHE RISPETTA I CIBI
La cottura rende le proteine, l'amido e i grassi più digeribili. Può però causare anche la perdita di altri nutrienti. Molte vitamine ad esempio la vitamina C, quelle del gruppo B, la vitamina PP e l'acido folico vengono distrutte dal calore e possono passare insieme ai minerali, tipo ferro, potassio, cromo, nell'acqua di cottura.

Per conservare al meglio il valore nutritivo e la digeribilità dei cibi la cottura al vapore è il miglior sistema per cuocere soprattutto i vegetali, che mantengono così quasi intatto il loro valore nutritivo ed il sapore. La mancanza del contatto diretto con l'acqua impedisce il passaggio di vitamine e minerali nel liquido di cottura.
La bollitura è indicata per qualsiasi tipo di cibo dalla pasta alla carne, alle verdure. Bisogna ricordare però che più acqua si usa più aumentano le perdite di vitamine e minerali. Il valore proteico rimane invece invariato.
Cuocere in pentola a pressione permette di ridurre di due tre volte i tempi di cottura e di usare meno acqua, con grandi vantaggi per la conservazione di vitamine e minerali. La cottura a pressione va bene per tutti i tipi di carne, i pesci piuttosto grossi, i molluschi, le verdure molto consistenti come patate , carote, cipolle, barbabietole, va bene anche per i cereali in chicchi tipo riso integrale, orzo, farro o avena e per i legumi ad esempio fagioli e ceci.

domenica 24 gennaio 2016

MA LO SAI QUANTO MANGI?


“Se avete qualche chilo da perdere provate come prima cosa a controllare la porzione rimpicciolendola” 


Il nostro peso corporeo dipende non solo da che cosa mangiamo, ma anche da quanto mangiamo. Obesità e sovrappeso sono il cruccio di molti e tante le diete strane proposte. Anziché spendere soldi in diete costose, provate come prima cosa a controllare la porzione riducendola. Basta togliere qualcosa dal menù giornaliero per tagliare la quantità di calorie e trovarsi così a fine mese con un chilo di meno. Per esempio togliete 20 g di pasta, 1 biscotto, mezzo bicchiere di vino, mezzo cucchiaino d'olio, 2 cucchiaini di zucchero oppure 50 g di pane, 2 fette di salame, mezza brioche oppure 1 lattina di bibita, 30 g di patatine fritte.


sabato 23 gennaio 2016

ALIMENTAZIONE EREDITARIETA' SALUTE

ALIMENTAZIONE  EREDITARIETA'  SALUTE 
Il cibo consumato quotidianamente lascia una traccia a livello genetico così come l'alimentazione seguita dalle generazioni precedenti. Il modo con cui un individuo si cura e si amministra a livello fisico ed alimentare può dar luogo a conseguenze positive sulle generazioni successive. La salute può essere quindi influenzata dalla condotta individuale e dall'eredità dei geni così come le carenze dietetiche possono condizionare lo stato di salute presente e possono influire anche sulla discendenza.
Siamo ciò che mangiamo, ma anche ciò che hanno mangiato i nostri avi. Una responsabilità, questa, da non dimenticare per lasciare un' eredità genetica positiva ai propri figli insieme ad un' educazione alimentare nella quotidianità.
La dieta mediterranea è quella che offre la risposta migliore alle necessità alimentari e, quando associata ad una sana attività fisica, comporta un miglioramento complessivo dell'organismo.

mercoledì 20 gennaio 2016

FOTOGRAFIA ALIMENTARE DELLA POPOLAZIONE ITALIANA

FOTOGRAFIA ALIMENTARE DELLA POPOLAZIONE ITALIANA
Secondo recenti studi oltre il 20% dei bambini italiani è sovrappeso, con obesità del 7,6 %  e 2,2% gravemente obesi,  con una prevalenza nelle regioni del Sud. I dati, riferiti al 2014, testimoniano come vi siano ancora abitudini alimentari sbagliate. L'8% dei bambini salta la prima colazione, ma ben 31% effettua una colazione non adeguata dal punto di vista nutrizionale, mentre il 52% assume una merenda abbondante. Il 16% dei bambini sono sedentari e un 18% impegnati in un'attività fisica minimale. Anche i ragazzi di età maggiore seguono diete sbagliate con consumo di bevande zuccherate e gasate. Si riscontra maggior attenzione alla dieta e al consumo di frutta e verdura da parte delle ragazze rispetto ai coetanei dell'altro sesso che però sono più virtuosi nella pratica dell'attività fisica quotidiana.
Dalla maggiore età fino ai 69 anni il 32%  è sovrappeso e il 10% obeso, anche in questo caso con prevalenza nelle regioni del Sud Italia. La sedentarietà caratterizza il 31% degli adulti, dato a cui si deve associare un altro 36% di persone parzialmente sedentarie, con solo un terzo definibile come campione attivo. Anche gli ultra-sessantacinquenni, secondo rilevazioni del 2012-2013, mostrano valori non ottimali. Il 57% è sovrappeso e di questo il 42% sono obesi, per la maggioranza maschile, specialmente in concomitanza con un tasso d'istruzione basso. Il 43% consuma 3 o più porzioni di frutta e verdura al giorno e solo l'11% rispetta le regole delle 5 porzioni. E' difficile stimare la sedentarietà, considerando il calo di attività degli anziani, ma in base a parametri di riferimento si nota come con l'avanzare dell'età aumenti contestualmente il numero delle persone non attive.

martedì 19 gennaio 2016

IL BENESSERE DIPENDE ANCHE DA COME SI PASSEGGIA

IL BENESSERE DIPENDE ANCHE DA COME SI PASSEGGIA


Fare lunghe passeggiate fa bene, ma si ottengono benefici diversi secondo il passo che si  tiene.

Camminare lentamente è un buon modo per mantenere sotto controllo la quantità di zuccheri nel sangue ed è quindi utile per chi è a rischio diabete.

Camminare a passo sostenuto è salutare per chi ha problemi di perdita di calcio dalle ossa. 

Che cosa è utile invece per chi vuole perdere solo peso?

Camminare lentamente è in questo caso più vantaggioso, per il fatto che è un esercizio aerobico, e quindi, dopo i primi venti minuti, i muscoli bruciano, oltre ai carboidrati, anche i grassi, cosa che non avviene in chi cammina velocemente o fa una rapida corsa per brevi percorsi ad esempio 100 metri. Quest'ultimo  tipo di esercizio è anaerobico e dipende soprattutto dal consumo dei carboidrati.


domenica 17 gennaio 2016

A PARITA' DI PESO, UN CIBO COTTO HA PIU' O MENO CALORIE DI UNO CRUDO?

A PARITA' DI PESO, UN CIBO COTTO
HA PIU' O MENO CALORIE DI UNO CRUDO?

 Alcuni alimenti, come ad esempio pasta o riso, durante la cottura assorbono acqua; quindi aumentano di volume, di peso e diminuisce il loro valore calorico proprio a causa della presenza di acqua che non ha calorie. Altri invece, come la carne, cuocendo perdono acqua, e a parità di peso sono più energetici da cotti che da crudi. Senza contare che in cottura si aggiungono spesso condimenti e, quindi, calorie. Per omogeneità e per comodità, le tabelle dei valori calorici vengono fornite sempre per gli alimenti crudi. 


mercoledì 6 gennaio 2016

TORNIAMO IN FORMA DOPO LE FESTE

TORNIAMO IN FORMA DOPO LE FESTE
Opera di Franca Pisani

"La bellezza è come una gemma preziosa,per la quale la migliore montatura è la più semplice"
Francesco Bacone
A dicembre c'è stato un susseguirsi di pranzi e cene con colleghi di lavoro, amici e parenti. I pasti sono stati più elaborati del solito accompagnati da alcolici e dolci di vario tipo. In poche parole abbiamo mangiato di più e 
qualcuno si è anche accorto di essere aumentato di peso. Ma la sensazione di fame per molti non si è placata. Come si spiega, allora, questa anomala sensazione di fame pur avendo mangiato oltre il proprio fabbisogno? Si spiega con un alterato equilibrio ormonale. E' avvenuto che l'eccesso di cibo, soprattutto per presenza di dolci, ha stimolato il pancreas a produrre alti picchi di insulina tali da abbassare repentinamente gli zuccheri del sangue in modo da creare un bisogno di altri zuccheri e quindi di cibo. Per placare questa anomala sensazione di fame e ritornare progressivamente ad un giusto equilibrio ormonale è necessario ricorrere alle verdure tipiche del mese di gennaio: cavolo nero e tutti gli altri cavoli, broccoli, carciofi. Hanno molte fibre che danno un buon senso di sazietà ed inoltre agiscono sul pancreas come un cuscinetto in modo da sollecitarlo meno energicamente fino a produrre picchi più bassi d'insulina. Il cavolo nero ha inoltre molte proprietà benefiche insieme a tutta la famiglia dei cavoli ad esempio minerali come ferro e calcio in forma facilmente biodisponibile. I carciofi hanno una benefica azione sul fegato messo a dura prova oltre che dal cibo anche dagli alcolici.Tutte queste verdure si possono mangiare crude in insalate, bollire in poca acqua salata, saltare con poco olio, cuocere a vapore, stufare e preparare zuppe,minestre ed anche primi le cui ricette sono numerose ed anche appetitose nella nostra tradizione culinaria. Un buon aiuto per il fegato può venire anche dagli agrumi: limoni ed arance. Si possono preparare inoltre tisane spezzafame con malva, gramigna,calendula, sfiammanti e diuretiche, da bere durante la giornata.Non dimentichiamo poi il movimento di grande aiuto per il fegato nella sua funzione depurativa oltre che per lo smaltimento dei grassi accumulati in eccesso. Basta semplicemente camminare non c'è bisogno di fare grandi sforzi.
Opera di Franca Pisani