domenica 30 novembre 2014

CIBI RICCHI DI SALE E CIBI POVERI DI SALE

                                             

Il sale da cucina, scientificamente definito cloruro di sodio,è composto da due parti con diversa attività: il sodio e il cloro.
La dieta povera di sale, cioè di sodio aiuta a disintossicare, sempre però che non ci siano controindicazioni  per problemi tipo pressione bassa, disidratazione, digiuni prolungati, particolari squilibri organici.

Pur non aggiungendo sale e condimenti sapidi nelle ricette casalinghe si può eccedere ugualmente quando si ricorre spesso ai cibi che ne sono ricchi:
gli alimenti essiccati o quelli in scatola o in barattolo contengono una discreta quantità di sodio aggiunto. Fanno eccezione i surgelati, tranne le ricette già pronte come pastasciutte, risotti e secondi di carne. 
Il carico più elevato di sale si trova nei cibi in salamoia o nelle carni e nel pesce secco e salato tipo acciughe sotto sale, baccalà, stoccafisso, tonno in scatola.
Le carni in scatola sia in gelatina che in forma compatta non sono povere di sale aggiunto.
Tutti i salumi non sono esenti da salatura.
Verdure sott'olio e sott'aceto sono accomunate da una serie di procedure che prevede l'uso di sale ad es. carciofini o funghetti sott'olio oppure giardiniera o peperoni  sott'aceto. Olive verdi e nere, lupini, capperi e molti vegetali secchi sono presentati in forma salatissima.
Il sugo di pomodoro in bottiglia o nei vasetti, i pelati e i concentrati sono quasi sempre salati come altre salsette sfiziose tipo ketchup, senape, worchester o salsa di soia.
Maionese e salse agrodolci possono variare molto per contenuti di sale.
Bisogna guardare con sospetto i formaggi perchè sia quelli piccanti e stagionati sia quelli che al palato risultano persino dolci contengono sale.
Molti prodotti da forno tra cui fiocchi di cereali, biscotti , dolcetti  e diversi tipi di pane possono avere del sale aggiunto.
Il cacao amaro è ricco di sodio.
Attenzione ai piatti pronti delle mense, delle tavole calde e dei ristoranti: spesso sono insaporiti abbondantemente con sale e salse.

Particolarmente adatti alla dieta povera di sale sono i pesci ad esclusione di ostriche ed altri frutti di mare.
Ci sono varietà di pane, classico è quello toscano, e farinacei particolarmente adatti a chi deve evitare il sodio e aumentare il potassio alimentare: le patate ad es., ma attenti alle polveri istantanee per purea.
Verdure fresche e frutta sono buone scelte per chi teme il sale. Persino le varietà più ricche di sodio tipo finocchi, spinaci, carciofi, sedano rapa, non raggiungono livelli di guardia.
Frutta e succhi di frutta naturali sono anch'essi ottime scelte.

Quando si aggiunge un pizzico di sale prendendolo direttamente dalla saliera si inserisce nel piatto cloruro di sodio puro. Una bella pizzicata può pesare anche più grammi.
Non usare il sale puro a tavola e in cucina è la prima buona regola per diminuire molto la percentuale di sodio nella dieta.
All'inizio i cibi  sembrano scipiti, ma alla lunga le papille gustative recuperano la loro sensibilità più fine.
Buoni sostituti del sale sono gli ortaggi e soprattutto le erbe aromatiche.

Attenzione ai dadi, agli estratti di carne o lievito, al glutammato. Ci sono comunque dadi o bustine per fare il brodo in cui i contenuti di sale sono molto ben controllati. Sono consigliabili i prodotti vegetali, ma solo quelli dietetici, in cui si specifica sull'etichetta che sono iposodici.



Per scrivermi: dr.ssa Cristina Pisani



  

martedì 25 novembre 2014

PERCHE' E' BENE NON ECCEDERE CON IL SALE




L'alimentazione troppo ricca di sale può danneggiare l'organismo. 

I reni e il sistema cardio-circolatorio sono i principalmente compromessi dall'eccesso di sale che può condizionare un innalzamento della pressione arteriosa.

Il sale ha la capacità di attirare liquidi e il suo eccesso causa ritenzione idrica con conseguenti gonfiori e formazione nelle donne della tanto odiata cellulite.

Inoltre il sale in eccesso agirebbe come “rapinatore di calcio”. Alcuni ricercatori hanno calcolato che una donna, se sala troppo gli alimenti, debba raddoppiare la quantità giornaliera raccomandata di calcio per averne una giusta assimilazione.






domenica 23 novembre 2014

COME RIDURRE L'ABITUDINE DI USARE TANTO SALE



Più si usa sale da cucina per condire, più si mangiano cibi salati, che spesso sono anche ipercalorici, e più aumenta l'esigenza di sapori salati cioè s'innalza la soglia di percezione di sapidità delle ghiandole gustative. Si perde così la capacità di apprezzare i sapori nella loro essenzialità e naturale gradevolezza; i cibi delicati come gli ortaggi, ricchi di acqua, potassio, minerali, vitamine e fibre, vengono ritenuti sciapi e non sono graditi.


Cominciamo dai bambini.


Fino all'età di 3 anni il cibo deve essere completamente senza sale perchè i reni sono ancora immaturi e bisogna educarli sin dallo svezzamento a mangiare le verdure.

L'abitudine a mangiare verdure abbassa la necessità di sapori marcati e favorisce un apporto inferiore di sale.

Di riflesso, aumenta la capacità di apprezzare i sapori delicati a ridotto apporto calorico: ortaggi di stagione, frutta, pesci magri, yogurt, ecc.
Vengono così introdotti nell'organismo più enzimi e più fibre, che svuotano l'addome, combattono i gonfiori, conservano attivi i meccanismi metabolici che bruciano i grassi.
Vengono introdotti elementi nutritivi fondamentali per la crescita di parti nobili come ossa, muscoli e cervello.

Molti cibi contengono sale in discreta  quantità: patatine fritte in busta, prosciutto crudo e tutti i salumi ed insaccati, schiaccia salata all'olio,formaggi stagionati come pecorino o parmigiano, tutti i cibi in scatola o conservati sotto sale come acciughe, tonno o legumi, maionese e diverse salse per condire, anche la cioccolata contiene sale.





Per uscire da una "dipendenza" da sale conviene:


eliminare i cibi che contengono una dose eccessiva di sale; 
usare condimenti che danno più sapore ai piatti, ma non pesano sulla linea e sulla salute:
condire verdure, carni, pesci con succo di limone. L'acido è percepito da un'area laterale della lingua vicina a quella sensibile al salato e attenua la necessità di sale;
scegliere sale iodato per mantenere i giusti livelli di iodio o sale marino integrale;
non usare sale crudo, ma solo per cucinare; 
insaporire senza sale, ma con basilico, timo, rosmarino, prezzemolo e secondo il tipo di ricetta, con noce moscata, cannella, chiodi di garofano, salvia, alloro, cumino. Ottimo anche lo zenzero, piccante e decongestionante, che si grattugia fresco su insalate e pesce.Il peperoncino: ricco di vitamina C ed E, è un valido antiossidante e antiage.
In alternativa al dado si può usare il miso, un composto concentrato a base di soia e cereali come orzo o riso e sale marino integrale. Va aggiunto a fine cottura ed anche questo con parsimonia.

Scrivimi: dr.ssa Cristina Pisani 

         

domenica 9 novembre 2014

PREVENIRE QUEL NERVOSISMO TIPICAMENTE AUTUNNALE CHE SPINGE A MANGIARE DI PIU'



Per tenere sotto controllo quel nervosismo tipicamente autunnale  che spinge a mangiare di più si può far ricorso alle noci.

Consumiamole come spezzafame fuori pasto: teniamone in tasca qualcuna anche già sgusciata e mangiamole lentamente con una mela o una galletta di mais. Fanno sentire subito sazi.

Si possono usare per fare uno snack: 2 gherigli di noce, un vasetto di yogurt parzialmente scremato, 10 spicchi di mandarino, 5 chicchi d'uva

Si può fare un'insalata croccante come antipasto: 4 gherigli di noce,un vasetto di yogurt parzialmente scremato, una carota di media grandezza, metà finocchio, un gambo di sedano.

Per sfruttare al meglio tutte le proprietà delle noci senza rischiare di accumulare peso è consigliabile non superare ogni giorno il numero di 4-6 noci medie, corrispondente alla quantità di noci con il guscio compreso che entra nel pugno della mano di ciascuno.



Ricordiamoci che 4-6 noci medie al giorno corrispondono a 100-150 calorie.

Le noci contengono: vitamina E, acido folico, arginina,  acido alfa linolenico (della famiglia degli acidi grassi omega 3) che è un potente  antinfiammatorio naturale; facilita la perdita di massa grassa, regola i trigliceridi e riduce il colesterolo cattivo. Previene le irregolarità del battito cardiaco e abbassa il rischio di diabete. Migliora il tono dell'umore tenendo alti i livelli di serotonina.

Opera di Franca Pisani
Puoi scrivermi: dr.ssa Cristina pisani




 

lunedì 3 novembre 2014

MANGIARE RISO AIUTA LA LINEA E LA SALUTE

MANGIARE RISO AIUTA LINEA E SALUTE
Opera di Franca Pisani

Mangiare riso anche come sostituto di pane e pasta aiuta a perdere peso e a sgonfiare la pancia.

Per sfruttare al meglio le sue virtù dimagranti  evitiamo il riso bianco, brillato, e scegliamo quello integrale. 


Il riso integrale è più ricco di minerali, vitamine e fibre, ha un indice glicemico inferiore al riso bianco unito ad un potere saziante maggiore e per questo, oltre ad aiutare chi desidera dimagrire, svolge un ruolo protettivo nei confronti del diabete

Mangiando il riso integrale in alternativa alla pasta, si risparmia una buona quantità di calorie con una considerevole riduzione della massa grassa. 

Mangiando il riso integrale si riduce la quantità di glutine assunta perchè contrariamente al frumento non contiene glutine e si evita così la possibilità di intolleranze che spesso favoriscono il gonfiore addominale. Consigliato ai celiaci. 

Il riso integrale ha una maggiore digeribilità rispetto alla pasta, ha un effetto regolatore  sulla flora batterica intestinale e sui reni, riduce l'assorbimento di acido urico nel sangue per cui viene consigliato agli ammalati di gotta, uricemia, nefrite e a tutte le persone che hanno una diuresi rallentata.

Il riso integrale aiuta a mantenere l'elasticità della pelle, la flessibilità muscolo-tendinea ed articolare, un livello costante di serotonina, il neurotrasmettitore che dà il senso di tranquillità e di pace ed inoltre combatte gli inestetismi della cellulite.
Opera di Lia che ha 90 anni d'età
 LE POCHE COSE CHE CONTANO
DEVONO ESSERE TENUTE D'OCCHIO
ALTRIMENTI
SI SMARRISCE LA ROTTA
E SI TROVA ASSURDA LA VITA
                                                                                          
                                                                                       Hetty Hillesum

Puoi contattarmi: dr.ssa Cristina Pisani