giovedì 30 ottobre 2014

MAMMA GIOCHIAMO CON LE VERDURINE?

MAMMA GIOCHIAMO CON LE VERDURINE?
Opera di Lia che ha 90 anni 

Le verdure non mi piacciono!
Quante volte ce lo siamo sentito ripetere dai nostri figli?
Hai mai provato a disegnare un pagliaccio usando patate e carote? O a farti aiutare a preparare un minestrone? … Provaci. E vedrai che convincerli a mangiare le verdure non sarà più un problema. Il gioco è il modo migliore per avvicinare il bambino alle verdure. 




GIOCA CON I 5 SENSI
La vista. Accosta i cibi con colori contrastanti e presentali in forme divertenti.
Il gusto. Fagli provare la diversa consistenza e il diverso sapore del cibo chiedendogli, come in un indovinello, di che cosa sa e non solo se gli piace. A partire da un anno e mezzo fagli assaggiare la verdura tagliata a piccoli pezzi e non solo passata.
L'olfatto. Abitua il bambino ad annusare quello che mangia. Insegnali, giocando, a riconoscere l'odore delle verdure crude e di quelle cotte, erbe aromatiche o frutta.
L'udito. Puoi convincerlo a mangiare la verdura cruda, gioca con i suoni. Digli, per esempio, di sentire il crick-crock che fanno le carote o la costa dell'insalata poi fagli chiudere le orecchie con i mignolini e chiedigli se avverte qualche differenza.
DAGLI IL BUON ESEMPIO
E' assurdo pretendere che i bambini mangino le verdure se noi, per primi, non diamo il buon esempio. I più piccoli, soprattutto, amano imitare quello che fanno gli adulti.
NON PARLARE DI SALUTE
 Non cercare di convincere il bambino a mangiare le verdure dicendogli che così, quando sarà grande, non gli verranno né il tumore né l'infarto. Evita di far leva sui concetti di salute: per lui sono incomprensibili, lontani anni luce dal suo modo di pensare. Cerca piuttosto di spiegargli che mangiare carote e spinaci lo aiuta a crescere  bene, alto e forte.




FATTI  AIUTARE IN CUCINA  
I bambini partecipano con gioia alla preparazione del cibo. Ricorda che prima cominci, meglio è. Procedi per piccoli passi. Per esempio, insegnagli a lavare le patate, poi fagliele tagliare a tocchetti e buttare in una pentola piena d'acqua. Oppure, dopo averle fatte lessare con la buccia , fatti aiutare a preparare il purè o gli gnocchi. Un altro gioco che diverte molto il bambino è sgusciare piselli e fagioli. Il contatto diretto con il cibo è importante: lo aiuta a entrare in confidenza con le verdure e a non rifiutarle per partito preso, solo perchè gli vengono imposte da noi grandi. 
RISPETTA I SUOI GUSTI
I bambini sentono molto più di noi i gusti amari. Evita quindi di proporgli verdure dal gusto forte, come i peperoni, le cipolle, i porri. Tra le insalate dai la preferenza alle più neutre come la lattuga. Tra i legumi meglio i piselli e i fagioli cannellini. Tra le verdure in foglie, cotte, l'ideale sono gli spinaci, che in genere vengono preferite a erbette e coste. Per non correre rischi assaggia sempre tu, per prima, le verdure da preparare.
SOLLETICA  LA SUA CURIOSITA' 
Sempre all'insegna del gioco fai questo esperimento insieme con il tuo bambino. Prendi alcuni fagioli, avvolgili con un batuffolo di cotone bagnato e poi mettili su un piattino, vicino al calorifero facendo attenzione che il cotone rimanga sempre umido. Giorno dopo giorno osserva con tuo figlio come si sviluppano le radici e i germogli. Pianta quindi il fagiolo nella terra: tutti i bambini restano affascinati nel veder nascere una piantina.
SEMPLICI E LEGGERI 
I bambini, in genere, non amano i piatti complicati. La pastasciutta per esempio la vogliono bianca (condita con olio e parmigiano) o rossa (al pomodoro). Lo stesso vale per le verdure. Cucinale in modo semplice: l'ideale è al vapore o lessate in poca acqua (in modo da limitare la perdita di vitamine e minerali causata dalla cotture) e poi insaporite con un po' d'olio e limone (niente aceto perchè ai bambini i sapori aciduli non piacciono). Ma soprattutto, non pasticciarle troppo, non nasconderle sotto formaggio o besciamella, pensando di renderle così più appetibili: i piccoli vogliono capire cosa mangiano.
PIATTI A MISURA DI BIMBO
Inutile mettere davanti al bambino piatti traboccanti di verdure e insistere perchè li vuoti. La porzione minima è quella che ha il volume del suo pugnetto  (un pugnetto e mezzo per l'insalata e altre verdure a foglie consumate crude). Se poi vedi che finisce questa porzione senza difficoltà puoi provare a raddoppiarla. L'importante è che abitui il bambino a mangiare la verdura (anche cruda) ad ogni pasto. Prova inoltre a preparargli minestroni o zuppe accompagnati da crostoni, che sarà lui a buttare per gioco nel piatto e a ripescare con la scialuppa di salvataggio del cucchiaio.




ANTIPASTI STUZZICANTI
Per convincerlo a mangiare più verdura prendilo per la “fame”. Quando apparecchi non portare subito in tavola il pane, ma fagli trovare un piattino con verdure crude (ottime le carote tagliate a bastoncini) da sgranocchiare per ingannare l'attesa. Siccome il loro appetito è elevato perchè hanno fame, vedrai che le mangeranno di gusto. Se invece gliele proponi come contorno le rifiuteranno perchè sono sazi.
NON CEDERE AI RICATTI
Quando il bambino inizia ad andare all'asilo o a scuola si lascia più facilmente condizionare dal comportamento degli altri bambini. Se loro non mangiano le verdure, anche lui può decidere di rifiutarle per affermare se stesso nei confronti dei genitori. Cosa fare in questi casi? La risposta è semplice: non cedere ai ricatti. Se per esempio lascia nel piatto le zucchine o gli spinaci, non preoccuparti di sostituirli con altra verdura. Vietatissimo chiedergli:” Che cos'altro posso prepararti?” oppure “Che cosa hai voglia di mangiare?”, perchè poi il bambino ha buon gioco nel dire no a qualunque alternativa tu gli proponga. Meglio invece tenere un atteggiamento sereno e fermo e dirgli: “Oggi c'è questo, se non ti va lascialo pure nel piatto”. Così riuscirai a non dargliela vinta, senza però arrivare al conflitto aperto che è sempre controproducente.


Opera di Lia che ha 90 anni
Puoi contattarmi: dr.ssa Cristina Pisani

lunedì 20 ottobre 2014

COLAZIONI SPUNTINI ANTIPASTI AUTUNNALI PER MANTENERSI IN SALUTE

COLAZIONI  SPUNTINI  ANTIPASTI AUTUNNALI

Disegno di Lia novantenne

COLAZIONI
Yogurt parzialmente scremato, una manciata di muesli 

Yogurt parzialmente scremato, mezza mela, mezza pera, 2 susine, 4 nocciole o 2 o 3 noci, un pizzico di cannella 
  
Una tazza di tè verde insieme ad una fetta di pane di segale, meglio se arricchito con semi di sesamo, lino,  papavero, girasole, su cui si può spalmare un cucchiaino di marmellata senza zucchero aggiunto

Un vasetto di yogurt bianco scremato con mele o pere, i gherigli di 2 o 3 noci e corn flakes
Si può alternare yogurt di capra o di soia allo yogurt vaccino

Al posto dello yogurt si può utilizzare latte vaccino parzialmente scremato o latte di soia o latte di mandorle ad esempio una tazza di latte parzialmente scremato con 30 g. di corn flakes oppure una fetta di pane integrale o un panino integrale con un velo di marmellata senza zucchero o un cucchiaino di miele



SPUNTINI
Ortaggi di stagione cotti o crudi serviti anche come spiedini o pinzimonio ad esempio con yogurt parzialmente scremato, limone e un pizzico di curcuma (amalgamare la curcuma nello yogurt e intingere nella crema gli ortaggi a bastoncino cospargendoli con succo di limone perchè non si ossidino)

Frutta di stagione cotta o cruda servita in spiedini o come macedonia



ANTIPASTI
Ortaggi ripieni di creme preparate con yogurt o ricotta o caprino o purea di legumi lessati o tonno frullato. Un esempio: 2 pomodori medi svuotati e ben asciutti riempiti con una crema ottenuta frullando 50 g di yogurt greco, 30 g di salmone affumicato, un cucchiaino di capperi, 4 foglie di basilico

Involtini con ortaggi grigliati arricchiti con caprino o una fettina di bresaola

Spiedini di ortaggi alla griglia oppure freschi ( cetrioli, ravanelli, carote, finocchi, ecc...) alternati nello stesso spiedino con alimenti proteici tipo salmone affumicato, aringa, acciughe, bresaola, prosciutto crudo, petto di pollo o di tacchino alla piastra, mozzarella, tofu, ecc..

Tartine con pane integrale o di segale ad esempio: 2 fette di pane integrale tagliate in 8 quadratini su cui viene spalmato un patè ottenuto frullando 6 cucchiai di cannellini lessati, 4 cucchiai di polpa di zucca gialla, un cucchiaio di capperi dissalati, una noce sgusciata, un pizzico di curry, 8 olive nere snocciolate



"NELLA VITA NON CI SONO
 SOLUZIONI. CI SONO FORZE IN
 CAMMINO:BISOGNA CREDERE
IN LORO, E LE SOLUZIONI
SEGUIRANNO"
A. De Saint-Exupery

Puoi contattarmi:dr.ssa Cristina Pisani













sabato 11 ottobre 2014

ANCHE LA LUCE DEL SOLE E' UN NUTRIMENTO

Opera di Franca Pisani


Nutrimento per il corpo è  non solo ciò che introduciamo attraverso la bocca.
La luce del sole è pure un nutrimento essenziale per la vita.

 Il sole è in grado di stimolare la formazione di vitamina D sulla pelle, è inoltre in grado di attivare questa vitamina e renderla più efficace nel far assimilare e utilizzare bene il calcio dalle ossa. Basta esporre il viso e le mani al sole, magari durante una passeggiata, anche 3 volte la settimana d'estate per poter ricevere tale benefico effetto.

 Il sole è necessario per stimolare a livello cerebrale la produzione di diversi ormoni neuroendocrini tra cui la melatonina che agisce sul ritmo sonno-veglia, la serotonina che regola il meccanismo senso di fame-sazietà e ha un benefico effetto sull'ansia, le endorfine, i nostri oppiacei endogeni, che attenuano il dolore e danno un senso di pace e tranquillità.

Purtroppo la vita di oggi nelle città si svolge soprattutto in ambienti chiusi e spesso gli ambienti di lavoro non sono provvisti di adeguate finestre o non sono esposte in una posizione favorevole. Questo può anche influire sulla formazione dell'ossatura, che avviene nei primi 20 anni di vita, e sul suo mantenimento nel passare degli anni. La maggior parte delle persone ha oggi una struttura dello scheletro esile anche perchè si muove poco all'aria aperta. Così pure il tono dell'umore è più fragile e frequenti ne sono i disturbi come ansia e depressione che sono in aumento. E' più facile veder sorridere chi vive e lavora all'aria aperta in campagna o in riva al mare, dove lo specchio d'acqua moltiplica l'effetto positivo della luce, che la gente in città in modo particolare quando le giornate si fanno più brevi rispetto alle notti in autunno e in inverno. In queste due stagioni può capitare più facilmente nei sedentari che vivono e lavorano al chiuso di perdere la naturale autoregolazione del senso di fame-sazietà e mangiare più per abitudine o per gola che per vera necessità con conseguenti sintomi all'apparato digerente o aumento del peso corporeo.