giovedì 31 luglio 2014

GELATI..... CHE PASSIONE

GELATI.....CHE PASSIONE!


Siamo d'estate e quando fa caldo viene voglia di qualcosa di fresco che quasi sempre è un gelato. Attenzione, però! I gelati sono spesso  ipercalorici  per presenza di zuccheri e possono contenere grassi saturi tipo panna, latte intero o anche grassi vegetali tipo grasso di palma o di cocco non molto salutari per le arterie. Inoltre hanno la  capacità di creare un alto picco glicemico con altrettanto picco insulinemico, hanno cioè un alto indice glicemico. Se vogliamo goderceli è necessario non mangiarli tutti i giorni, ma concediamoceli come un piacevole premio. E' meglio evitarli la sera e lasciarli subito dopo il pranzo che se composto da una buona quantità di fibre ne rallenterà l'assorbimento o a metà pomeriggio così ci sarà modo di smaltire le calorie con l'attività fisica. Questo consiglio è valido per tutti compresi bambini ed anziani. Se il nostro bisogno è solo quello di ristorarci per combattere il caldo possiamo ricorrere a fresche tisane che non è necessario zuccherare perchè ricavate da fiori o frutti o semi come l'anice o radici come la liquirizia già dolci di suo oppure possiamo usare la frutta con la quale possiamo fare bevande, leggeri dessert o anche dei piccoli ghiaccioli casalinghi. Si può fare un frullato di fragole e banana oppure ananas e mela o pera, arancia e limone. Si possono frullare insieme alla frutta anche verdure ad es. carote, mele con succo di limone oppure fare dei frullati o centrifugati di sole verdure ad es. cetrioli, zucchine e qualche fogliolina di menta. Un cono gelato panna, cioccolato e nocciole di 100g  ha 326 kcal, 100g. di pasta alle verdure ha 326 kcal., un ghiacciolo alla fragola di 70g ha 43,4 kcal..  I ghiaccioli però sono spesso prevalentemente costituiti da acqua, zucchero, coloranti e aromi.     

giovedì 24 luglio 2014

GLICEMIA E INDICE GLICEMICO

OGNI VOLTA CHE MANGIAMO QUALCOSA E' IMPORTANTE SAPERE IL SUO “PESO” GLICEMICO

La GLICEMIA è la quantità di zucchero contenuta nel sangue. L'organismo umano possiede un sistema di regolazione che consente di mantenere stabile questo valore. La costanza della glicemia infatti è necessaria per la sopravvivenza del cervello, che necessita di un apporto continuo e regolare di zuccheri. Questo processo è regolato da due sostanze: l'insulina e il glucagone che sono prodotti dal pancreas. L'insulina ha il compito di abbassare i valori di glicemia, mentre il glucagone di alzarli. Più aumenta la glicemia e più il pancreas produce insulina. L'insulina favorisce il passaggio del glucosio dal sangue alle cellule. La quantità di glucosio in eccesso nel sangue è trasformata in glicogeno ed immagazzinata come riserva nel fegato e nei muscoli. Quando però i livelli di glicogeno sono al massimo, gli zuccheri in eccesso sono trasformati in grassi e immagazzinati nel tessuto adiposo. Inoltre  con l'aumento della produzione di insulina la glicemia si abbassa velocemente e l'organismo rilascia glucagone, che riportando i valori della glicemia alla normalità stimola nuovamente la sensazione di fame, in un circolo vizioso. 

L'INDICE GLICEMICO descrive la qualità dei carboidrati contenuti negli alimenti ed è un'indicazione della loro capacità di innalzare la glicemia. L'aumento della glicemia è determinato sia dalla qualità che dalla quantità dei carboidrati metabolizzati. Gli alimenti contenenti carboidrati che vengono scissi rapidamente durante i processi digestivi hanno un alto indice glicemico. La risposta glicemica, in seguito al loro assorbimento, sarà quindi rapida ed elevata. Al contrario, gli alimenti in cui sono presenti carboidrati che vengono scissi lentamente determinano un rilascio graduale del glucosio nel circolo sanguigno e quindi hanno un basso indice glicemico.
Tutto questo può essere salutare soprattutto perchè influisce positivamente sulla secrezione dell'insulina nel corso della giornata. Una digestione più lenta aiuta a mantenere più a lungo il senso di sazietà, facilitando così il dimagrimento nelle persone in sovrappeso. Mantenere valori della glicemia bassi nel corso della giornata migliora anche lo stato di salute delle coronarie, garantisce l'elasticità e la flessibilità dei vasi sanguigni, riduce la formazione di depositi lipidici e placche ateromasiche che sono responsabili dell'aumentata rigidità della parete arteriosa. Infine un buon controllo dei valori glicemici riduce la formazione dei trombi (coaguli ematici), che possono essere la causa scatenante di un attacco cardiaco (angina, infarto).



Un dolce ha un indice glicemico più alto del pane perchè contiene zuccheri semplici che vengono assorbiti rapidamente e  comportano un picco glicemico più alto rispetto al pane. Il pane bianco ha un indice glicemico più alto rispetto al pane integrale perchè costituito da farina raffinata mentre la farina integrale è provvista di fibre che rallentano l'ondata di assorbimento e comportano un livello glicemico più basso con minor stimolazione insulinica ecco perchè può stare anche in una dieta per diabetici. La presenza di fibre nell'alimentazione è per questo utile per tutti come prevenzione del sovrappeso, diabete, cardiopatie e molte altre patologie. Una buona abitudine salutare può essere ad es. mangiare della verdura,tipo un'insalata, all'inizio del pasto. 



 L'acidità dei cibi rallenta lo svuotamento gastrico e di conseguenza riduce la velocità dei processi digestivi degli amidi. Esempi sono l'aceto e il limone per condire,  verdure sott'aceto e pane a lievitazione naturale. Anche la pasta bianca può avere un basso indice glicemico se cotta “al dente” perchè la lenta digestione è favorita “dall'intrappolamento fisico” dei granuli degli amidi non gelatinizzati in una rete spugnosa di molecole proteiche contenuta nell'impasto. Un'altra cosa che influenza l'assorbimento del nutrimento e quindi l'indice glicemico è la frantumazione  ad es. le farine ottenute con procedimenti industriali sono costituite da piccolissimi granuli mentre quelle ottenute con macine a pietra sono con granuli più grossolani, così pure i succhi di frutta industriali od ottenuti con frullatori elettrici hanno fibre e zuccheri che subiscono una fine frammentazione rispetto alla frutta spremuta a mano. Anche l'associazione di carboidrati con grassi e proteine rallenta la digestione e quindi condiziona l'indice glicemico.

 Contattami: dr.ssa Cristina Pisani

sabato 5 luglio 2014

CONSIGLI PER NON RINUNCIARE AI DOLCI



CONSIGLI PER NON RINUNCIARE AI DOLCI

LO ZUCCHERO per preparare ricette dolci può essere dimezzato o almeno diminuito di un terzo. Se preferiamo, sostituiamolo col dolcificante, scegliendolo del tipo più adatto per ogni preparazione, controllando sulla confezione se sopporta le alte temperature del forno. Oppure è possibile usare lo sciroppo di agave di origine naturale.

LO ZUCCHERO DI CANNA ha le stesse calorie di quello bianco, ma non è trattato chimicamente e dà maggiore sapore ai dolci, consentendo così di utilizzarne di meno.

IL MIELE  ha 90 calorie in meno dello zucchero ed è un prodotto naturale che aiuta le funzioni dell'intestino. Se vogliamo utilizzarlo per la preparazione dei dolci, che tra l'altro si manterranno morbidi più a lungo, dobbiamo diminuire la quantità totale di liquidi e grassi previsti dalla ricetta nella quantità di un quinto ogni 100 g di miele aggiunto in sostituzione di altrettanto zucchero. Utilizziamo miele fluido stemperato in acqua o latte freddi prima di unirlo all'impasto.

giovedì 3 luglio 2014

DOLCI: BISOGNO D'AFFETTO O SEMPLICE GOLOSITA'?

DOLCI

BISOGNO D'AFFETTO O SEMPLICE GOLOSITA'?


Spesso il bisogno di dolci non è sollecitato soltanto dal piacere dei sensi e quindi dalla gola, ma dal suo effetto consolatorio per la psiche. Il cibo dolce dà conforto, serenità, sostegno nei momenti difficili. C'è una spiegazione scientifica in tutto ciò.