mercoledì 24 dicembre 2014

BIMBI E NONNI A NATALE




Il cibo delle festività natalizie è particolarmente ricco di calorie per presenza di grassi e zuccheri, ha un indice glicemico spesso elevato e già in poche quantità può superare il reale fabbisogno di ciascuno.

Per i "bimbi" bisogna tener presente che i reni maturano a 3 anni, il fegato a 4 anni ed il pancreas a 8 anni quindi è necessario non usare sale fino a 3 anni ed evitare eccessi di proteine animali, grassi animali,  zuccheri semplici e alcolici che non vanno bevuti fino a 18 anni anni di età perchè l'alcol potrebbe danneggiare il cervello ancora in crescita. I bambini hanno anche un fragile sistema immunitario che viene ancor più indebolito dall'eccesso alimentare. Quindi è bene cucinare per loro un cibo diverso dagli adulti e soprattutto non sovraccaricarli di dolci e dolcetti vari che vanno offerti solo nel giorno della festa, solo un tipo di dolce ed in quantità modica.

Per i "nonni" bisogna tener conto della loro età, costituzione e soprattutto delle varie patologie di cui soffrono ad esempio: diabete, ipertensione arteriosa, cardiopatie, ipercolesterolemie, disturbi circolatori, artrosi o artriti che limitano la deambulazione e riducono ulteriormente il metabolismo. Anche loro hanno un fragile  sistema immunitario che risente del sovraccarico alimentare ed hanno bisogno quindi di un alimentazione  parca e leggera. 

Cuciniamo cose semplici che fanno parte della nostra tradizione familiare e ricordiamoci, come dice Gino Girolomoni, padre dell'agricoltura biologica, che:

“MANGIARE E' DONO, SPIRITUALITA', AMICIZIA, FRATERNITA', BELLEZZA, CALORE, COLORE, SAPIENZA, PROFUMO, SEMPLICITA', COMPAGNIA”.





   

giovedì 18 dicembre 2014

LO SAI CHE...




35 g di arachidi tostati e salati              213 calorie
100 ml di un aperitivo a base di vino      186 calorie




2 fette di cotechino      350 calorie
3 fette di zampone       400 calorie

100 g di vino                 70 calorie
100 g di spumante         87 calorie

una porzione di lasagne            625 calorie
90 g di tortellini di carne           263 calorie

una porzione di cappone ripieno            530 calorie


100 g di pandoro                412 calorie
100 g di panettone             373 calorie 





Questi sono soltanto alcuni esempi di ciò che comparirà su molte tavole per festeggiare e già ci fanno rendere conto come è facile accumulare una discreta quantità di calorie che potrebbe superare il fabbisogno di ciascuno anche con poche quantità di cibo.

Scrivimi: dr.ssa Cristina Pisani   


giovedì 11 dicembre 2014

COME SOPRAVVIVERE AL NATALE?



Pranzi, cenoni e ricevimenti mettono a dura prova linea ed apparato digerente. Come uscirne indenni? 


  
GIOCHIAMO D'ANTICIPO

Nei giorni precedenti i festeggiamenti gastronomici non esageriamo con il cibo.

Rispettiamo la vigilia come tradizione vuole.

Come spuntini consumiamo una spremuta senza zucchero, uno yogurt magro o una macedonia fresca senza zucchero.

A colazione: latte scremato o yogurt magro, cereali e frutta

Per il pranzo e la cena scegliamo solo cibi leggeri: pesce, carni bianche, uova, pasta o riso conditi semplicemente con un cucchiaino d'olio d'oliva, salsa di pomodoro, poco parmigiano. Poi tanta verdura, cruda e cotta ricca di fibre capaci di saziare.
I piatti elaborati vanno riservati alla tavola delle feste. Nei giorni precedenti la festa preferiamo metodi di cottura leggeri come il vapore e la griglia: permettono di limitare al minimo i condimenti e di non esagerare con le calorie.

Occhio ai dolci!
Resistiamo di fronte a panettoni, pandori, panforti, ecc. che compaiono già per tutto il mese precedente il Natale.
Attenzione allo zucchero! Per dolcificare il caffè utilizziamo un dolcificante ipocalorico o poco miele. 


NEL GIORNO DI FESTA
PAROLA D'ORDINE:
DI TUTTO UN PO'




Finalmente siamo di fronte ad una tavola imbandita e quando si festeggia è lecito mangiare qualcosa di più.Innanzi tutto non fissiamo l'attenzione su quello che c'è in tavola per non scatenare una “fame da lupi”.

Quando ci sediamo possiamo mangiare di tutto limitando le porzioni e dicendo categoricamente di no ai bis.

Tra gli antipasti scegliamo i più semplici: quelli senza burro e maionense. Concediamoci con tranquillità i sottaceti (escluse le caloriche olive) e i tocchetti di verdure evitando di intingerli nelle salse che li accompagnano.

Le tentazioni più grandi sono rappresentate dai dolci e mangiare di tutto significa far salire l'ago della bilancia.
Meglio fare una sola scelta in base alle preferenze: il panettone o il pandoro, il torrone o i ricciarelli, ecc.

L'alternativa più leggera ai dessert ultracalorici delle feste? Una fetta di ananas fresco, una macedonia mista, una ciotola di frutti di bosco. La frutta a Natale e Capodanno oltre che essere decorativa, è leggera e aiuta a digerire meglio le portate più pesanti eccetto la frutta secca tipo noci o noccioline. 

Attenzione all'alcol. Tutte le bevande alcoliche sono piuttosto caloriche. Meglio controllarsi e limitare al minimo i bicchieri.

Se prendiamo un aperitivo alcolico pasteggiamo con acqua, se al contario prendiamo un analcolico possiamo concederci a tavola uno, per le donne, al massimo due, per gli uomini, bicchieri di vino. In ogni caso beviamo a piccoli sorsi senza mai vuotare il bicchiere. Evitiamo, con l'aperitivo, patatine, salatini, noccioline e mandorle salate: hanno molte calorie ed inoltre è difficile smettere di mangiarli quando si è cominciato.

No alcolici a bambini e giovani fino a 18 anni d'età.

Anche le bevande gassate ricche di zuccheri come quelle ricche di cola o le aranciate sono pericolose per la linea. Evitiamole del tutto sostituendole con succhi di frutta senza zucchero aggiunto, con spremute d'arancia o pompelmo, oppure con semplice acqua minerale frizzante o naturale.

  


lunedì 8 dicembre 2014

IL CORPO INTELLIGENTE



Imparare a mangiare consciamente è una sfida eccitante. E la ricompensa ripaga ampiamente la fatica. Quando mente e corpo lavorano insieme, si diventa attenti e in grado di distinguere i segnali di fame veri da quelli falsi, indotti da stress , tensione o, semplicemente, scontentezza. Gli psicologi sostengono che il corpo ha una sua intelligenza  che tende a spingerlo verso la salute e il benessere. Questo tipo di intelligenza  suggerisce anche cosa, quando e come si dovrebbe mangiare.


Proviamo a seguire questo metodo:


IMPARIAMO A MANGIARE CONSCIAMENTE IN 15 PUNTI

1) Scegliamo il momento del pasto, quando siamo certi di non essere disturbati, magari mettiamo della musica lenta di sottofondo.

2) Apparecchiamo con cura, scegliendo piatti, posate e bicchieri che ci piacciono di più.

3) Mettiamoci a tavola e respiriamo profondamente per qualche minuto.

4) Cerchiamo di capire quali sono le ragioni che ci spingono a mangiare; domandiamoci: “Perchè ho scelto questo cibo? Perchè ne ho voglia?”

5) Siamo sicuri di desiderare davvero quello che mangiamo!

6) Serviamoci dal piatto di portata di solo 2 terzi del cibo che desideriamo mangiare

7) Respiriamo di nuovo profondamente

8) Concentriamoci su ciò che abbiamo nel piatto, notiamo i colori, il profumo e la consistenza.

9) Iniziamo a mangiare quando ci sentiamo rilassati e in grado di cogliere fino in fondo l'azione che stiamo compiendo.

10) Elenchiamo mentalmente tutti gli ingredienti che abbiamo usato e cerchiamo di riconoscerli dal sapore

11) Mangiamo lentamente e gustiamo ogni boccone.

12) Mastichiamo a lungo

13) Appoggiamo le posate sul piatto tra un boccone e l'altro

14) Respiriamo profondamente e apprezziamo tutte le sensazioni piacevoli che il cibo offre.

15) Rendiamoci conto che il mangiare regala uno stato di perfetto relax: tutto il nostro pasto deve essere un'esperienza di tranquillità e benessere 



Scrivimi: dr.ssa Cristina Pisani

domenica 7 dicembre 2014

IL BUONGUSTAIO INTELLIGENTE

FAI LA SCELTA GIUSTA!



UN PANINO 280 CALORIE
                                  

UNA PATATA LESSA 180 CALORIE
 

In confronto con il pane si deve tener conto che nelle patate c'è un maggior contenuto d'acqua e in definitiva questi vegetali risultano essere una fonte di carboidrati più leggera e più saziante del pane comune.




8 CRACKER 210 calorie




UN'INSALATA DI MARE 160 calorie
  


I cracker sono piuttosto conditi e risultano così ipercalorici rispetto al pane comune. Pensare di fare uno spuntino leggero con un pacchetto di cracker non è quindi una buona idea. Se ci si accontenta di una porzioncina di frutti di mare in insalata si potrà gustare un piatto ben più goloso, ricco di validi nutrienti e persino meno energetico.


Puoi scrivermi:dr.ssa Cristina Pisani  

domenica 30 novembre 2014

CIBI RICCHI DI SALE E CIBI POVERI DI SALE

                                             

Il sale da cucina, scientificamente definito cloruro di sodio,è composto da due parti con diversa attività: il sodio e il cloro.
La dieta povera di sale, cioè di sodio aiuta a disintossicare, sempre però che non ci siano controindicazioni  per problemi tipo pressione bassa, disidratazione, digiuni prolungati, particolari squilibri organici.

Pur non aggiungendo sale e condimenti sapidi nelle ricette casalinghe si può eccedere ugualmente quando si ricorre spesso ai cibi che ne sono ricchi:
gli alimenti essiccati o quelli in scatola o in barattolo contengono una discreta quantità di sodio aggiunto. Fanno eccezione i surgelati, tranne le ricette già pronte come pastasciutte, risotti e secondi di carne. 
Il carico più elevato di sale si trova nei cibi in salamoia o nelle carni e nel pesce secco e salato tipo acciughe sotto sale, baccalà, stoccafisso, tonno in scatola.
Le carni in scatola sia in gelatina che in forma compatta non sono povere di sale aggiunto.
Tutti i salumi non sono esenti da salatura.
Verdure sott'olio e sott'aceto sono accomunate da una serie di procedure che prevede l'uso di sale ad es. carciofini o funghetti sott'olio oppure giardiniera o peperoni  sott'aceto. Olive verdi e nere, lupini, capperi e molti vegetali secchi sono presentati in forma salatissima.
Il sugo di pomodoro in bottiglia o nei vasetti, i pelati e i concentrati sono quasi sempre salati come altre salsette sfiziose tipo ketchup, senape, worchester o salsa di soia.
Maionese e salse agrodolci possono variare molto per contenuti di sale.
Bisogna guardare con sospetto i formaggi perchè sia quelli piccanti e stagionati sia quelli che al palato risultano persino dolci contengono sale.
Molti prodotti da forno tra cui fiocchi di cereali, biscotti , dolcetti  e diversi tipi di pane possono avere del sale aggiunto.
Il cacao amaro è ricco di sodio.
Attenzione ai piatti pronti delle mense, delle tavole calde e dei ristoranti: spesso sono insaporiti abbondantemente con sale e salse.

Particolarmente adatti alla dieta povera di sale sono i pesci ad esclusione di ostriche ed altri frutti di mare.
Ci sono varietà di pane, classico è quello toscano, e farinacei particolarmente adatti a chi deve evitare il sodio e aumentare il potassio alimentare: le patate ad es., ma attenti alle polveri istantanee per purea.
Verdure fresche e frutta sono buone scelte per chi teme il sale. Persino le varietà più ricche di sodio tipo finocchi, spinaci, carciofi, sedano rapa, non raggiungono livelli di guardia.
Frutta e succhi di frutta naturali sono anch'essi ottime scelte.

Quando si aggiunge un pizzico di sale prendendolo direttamente dalla saliera si inserisce nel piatto cloruro di sodio puro. Una bella pizzicata può pesare anche più grammi.
Non usare il sale puro a tavola e in cucina è la prima buona regola per diminuire molto la percentuale di sodio nella dieta.
All'inizio i cibi  sembrano scipiti, ma alla lunga le papille gustative recuperano la loro sensibilità più fine.
Buoni sostituti del sale sono gli ortaggi e soprattutto le erbe aromatiche.

Attenzione ai dadi, agli estratti di carne o lievito, al glutammato. Ci sono comunque dadi o bustine per fare il brodo in cui i contenuti di sale sono molto ben controllati. Sono consigliabili i prodotti vegetali, ma solo quelli dietetici, in cui si specifica sull'etichetta che sono iposodici.



Per scrivermi: dr.ssa Cristina Pisani



  

martedì 25 novembre 2014

PERCHE' E' BENE NON ECCEDERE CON IL SALE




L'alimentazione troppo ricca di sale può danneggiare l'organismo. 

I reni e il sistema cardio-circolatorio sono i principalmente compromessi dall'eccesso di sale che può condizionare un innalzamento della pressione arteriosa.

Il sale ha la capacità di attirare liquidi e il suo eccesso causa ritenzione idrica con conseguenti gonfiori e formazione nelle donne della tanto odiata cellulite.

Inoltre il sale in eccesso agirebbe come “rapinatore di calcio”. Alcuni ricercatori hanno calcolato che una donna, se sala troppo gli alimenti, debba raddoppiare la quantità giornaliera raccomandata di calcio per averne una giusta assimilazione.






domenica 23 novembre 2014

COME RIDURRE L'ABITUDINE DI USARE TANTO SALE



Più si usa sale da cucina per condire, più si mangiano cibi salati, che spesso sono anche ipercalorici, e più aumenta l'esigenza di sapori salati cioè s'innalza la soglia di percezione di sapidità delle ghiandole gustative. Si perde così la capacità di apprezzare i sapori nella loro essenzialità e naturale gradevolezza; i cibi delicati come gli ortaggi, ricchi di acqua, potassio, minerali, vitamine e fibre, vengono ritenuti sciapi e non sono graditi.


Cominciamo dai bambini.


Fino all'età di 3 anni il cibo deve essere completamente senza sale perchè i reni sono ancora immaturi e bisogna educarli sin dallo svezzamento a mangiare le verdure.

L'abitudine a mangiare verdure abbassa la necessità di sapori marcati e favorisce un apporto inferiore di sale.

Di riflesso, aumenta la capacità di apprezzare i sapori delicati a ridotto apporto calorico: ortaggi di stagione, frutta, pesci magri, yogurt, ecc.
Vengono così introdotti nell'organismo più enzimi e più fibre, che svuotano l'addome, combattono i gonfiori, conservano attivi i meccanismi metabolici che bruciano i grassi.
Vengono introdotti elementi nutritivi fondamentali per la crescita di parti nobili come ossa, muscoli e cervello.

Molti cibi contengono sale in discreta  quantità: patatine fritte in busta, prosciutto crudo e tutti i salumi ed insaccati, schiaccia salata all'olio,formaggi stagionati come pecorino o parmigiano, tutti i cibi in scatola o conservati sotto sale come acciughe, tonno o legumi, maionese e diverse salse per condire, anche la cioccolata contiene sale.





Per uscire da una "dipendenza" da sale conviene:


eliminare i cibi che contengono una dose eccessiva di sale; 
usare condimenti che danno più sapore ai piatti, ma non pesano sulla linea e sulla salute:
condire verdure, carni, pesci con succo di limone. L'acido è percepito da un'area laterale della lingua vicina a quella sensibile al salato e attenua la necessità di sale;
scegliere sale iodato per mantenere i giusti livelli di iodio o sale marino integrale;
non usare sale crudo, ma solo per cucinare; 
insaporire senza sale, ma con basilico, timo, rosmarino, prezzemolo e secondo il tipo di ricetta, con noce moscata, cannella, chiodi di garofano, salvia, alloro, cumino. Ottimo anche lo zenzero, piccante e decongestionante, che si grattugia fresco su insalate e pesce.Il peperoncino: ricco di vitamina C ed E, è un valido antiossidante e antiage.
In alternativa al dado si può usare il miso, un composto concentrato a base di soia e cereali come orzo o riso e sale marino integrale. Va aggiunto a fine cottura ed anche questo con parsimonia.

Scrivimi: dr.ssa Cristina Pisani 

         

domenica 9 novembre 2014

PREVENIRE QUEL NERVOSISMO TIPICAMENTE AUTUNNALE CHE SPINGE A MANGIARE DI PIU'



Per tenere sotto controllo quel nervosismo tipicamente autunnale  che spinge a mangiare di più si può far ricorso alle noci.

Consumiamole come spezzafame fuori pasto: teniamone in tasca qualcuna anche già sgusciata e mangiamole lentamente con una mela o una galletta di mais. Fanno sentire subito sazi.

Si possono usare per fare uno snack: 2 gherigli di noce, un vasetto di yogurt parzialmente scremato, 10 spicchi di mandarino, 5 chicchi d'uva

Si può fare un'insalata croccante come antipasto: 4 gherigli di noce,un vasetto di yogurt parzialmente scremato, una carota di media grandezza, metà finocchio, un gambo di sedano.

Per sfruttare al meglio tutte le proprietà delle noci senza rischiare di accumulare peso è consigliabile non superare ogni giorno il numero di 4-6 noci medie, corrispondente alla quantità di noci con il guscio compreso che entra nel pugno della mano di ciascuno.



Ricordiamoci che 4-6 noci medie al giorno corrispondono a 100-150 calorie.

Le noci contengono: vitamina E, acido folico, arginina,  acido alfa linolenico (della famiglia degli acidi grassi omega 3) che è un potente  antinfiammatorio naturale; facilita la perdita di massa grassa, regola i trigliceridi e riduce il colesterolo cattivo. Previene le irregolarità del battito cardiaco e abbassa il rischio di diabete. Migliora il tono dell'umore tenendo alti i livelli di serotonina.

Opera di Franca Pisani
Puoi scrivermi: dr.ssa Cristina pisani




 

lunedì 3 novembre 2014

MANGIARE RISO AIUTA LA LINEA E LA SALUTE

MANGIARE RISO AIUTA LINEA E SALUTE
Opera di Franca Pisani

Mangiare riso anche come sostituto di pane e pasta aiuta a perdere peso e a sgonfiare la pancia.

Per sfruttare al meglio le sue virtù dimagranti  evitiamo il riso bianco, brillato, e scegliamo quello integrale. 


Il riso integrale è più ricco di minerali, vitamine e fibre, ha un indice glicemico inferiore al riso bianco unito ad un potere saziante maggiore e per questo, oltre ad aiutare chi desidera dimagrire, svolge un ruolo protettivo nei confronti del diabete

Mangiando il riso integrale in alternativa alla pasta, si risparmia una buona quantità di calorie con una considerevole riduzione della massa grassa. 

Mangiando il riso integrale si riduce la quantità di glutine assunta perchè contrariamente al frumento non contiene glutine e si evita così la possibilità di intolleranze che spesso favoriscono il gonfiore addominale. Consigliato ai celiaci. 

Il riso integrale ha una maggiore digeribilità rispetto alla pasta, ha un effetto regolatore  sulla flora batterica intestinale e sui reni, riduce l'assorbimento di acido urico nel sangue per cui viene consigliato agli ammalati di gotta, uricemia, nefrite e a tutte le persone che hanno una diuresi rallentata.

Il riso integrale aiuta a mantenere l'elasticità della pelle, la flessibilità muscolo-tendinea ed articolare, un livello costante di serotonina, il neurotrasmettitore che dà il senso di tranquillità e di pace ed inoltre combatte gli inestetismi della cellulite.
Opera di Lia che ha 90 anni d'età
 LE POCHE COSE CHE CONTANO
DEVONO ESSERE TENUTE D'OCCHIO
ALTRIMENTI
SI SMARRISCE LA ROTTA
E SI TROVA ASSURDA LA VITA
                                                                                          
                                                                                       Hetty Hillesum

Puoi contattarmi: dr.ssa Cristina Pisani

giovedì 30 ottobre 2014

MAMMA GIOCHIAMO CON LE VERDURINE?

MAMMA GIOCHIAMO CON LE VERDURINE?
Opera di Lia che ha 90 anni 

Le verdure non mi piacciono!
Quante volte ce lo siamo sentito ripetere dai nostri figli?
Hai mai provato a disegnare un pagliaccio usando patate e carote? O a farti aiutare a preparare un minestrone? … Provaci. E vedrai che convincerli a mangiare le verdure non sarà più un problema. Il gioco è il modo migliore per avvicinare il bambino alle verdure. 




GIOCA CON I 5 SENSI
La vista. Accosta i cibi con colori contrastanti e presentali in forme divertenti.
Il gusto. Fagli provare la diversa consistenza e il diverso sapore del cibo chiedendogli, come in un indovinello, di che cosa sa e non solo se gli piace. A partire da un anno e mezzo fagli assaggiare la verdura tagliata a piccoli pezzi e non solo passata.
L'olfatto. Abitua il bambino ad annusare quello che mangia. Insegnali, giocando, a riconoscere l'odore delle verdure crude e di quelle cotte, erbe aromatiche o frutta.
L'udito. Puoi convincerlo a mangiare la verdura cruda, gioca con i suoni. Digli, per esempio, di sentire il crick-crock che fanno le carote o la costa dell'insalata poi fagli chiudere le orecchie con i mignolini e chiedigli se avverte qualche differenza.
DAGLI IL BUON ESEMPIO
E' assurdo pretendere che i bambini mangino le verdure se noi, per primi, non diamo il buon esempio. I più piccoli, soprattutto, amano imitare quello che fanno gli adulti.
NON PARLARE DI SALUTE
 Non cercare di convincere il bambino a mangiare le verdure dicendogli che così, quando sarà grande, non gli verranno né il tumore né l'infarto. Evita di far leva sui concetti di salute: per lui sono incomprensibili, lontani anni luce dal suo modo di pensare. Cerca piuttosto di spiegargli che mangiare carote e spinaci lo aiuta a crescere  bene, alto e forte.




FATTI  AIUTARE IN CUCINA  
I bambini partecipano con gioia alla preparazione del cibo. Ricorda che prima cominci, meglio è. Procedi per piccoli passi. Per esempio, insegnagli a lavare le patate, poi fagliele tagliare a tocchetti e buttare in una pentola piena d'acqua. Oppure, dopo averle fatte lessare con la buccia , fatti aiutare a preparare il purè o gli gnocchi. Un altro gioco che diverte molto il bambino è sgusciare piselli e fagioli. Il contatto diretto con il cibo è importante: lo aiuta a entrare in confidenza con le verdure e a non rifiutarle per partito preso, solo perchè gli vengono imposte da noi grandi. 
RISPETTA I SUOI GUSTI
I bambini sentono molto più di noi i gusti amari. Evita quindi di proporgli verdure dal gusto forte, come i peperoni, le cipolle, i porri. Tra le insalate dai la preferenza alle più neutre come la lattuga. Tra i legumi meglio i piselli e i fagioli cannellini. Tra le verdure in foglie, cotte, l'ideale sono gli spinaci, che in genere vengono preferite a erbette e coste. Per non correre rischi assaggia sempre tu, per prima, le verdure da preparare.
SOLLETICA  LA SUA CURIOSITA' 
Sempre all'insegna del gioco fai questo esperimento insieme con il tuo bambino. Prendi alcuni fagioli, avvolgili con un batuffolo di cotone bagnato e poi mettili su un piattino, vicino al calorifero facendo attenzione che il cotone rimanga sempre umido. Giorno dopo giorno osserva con tuo figlio come si sviluppano le radici e i germogli. Pianta quindi il fagiolo nella terra: tutti i bambini restano affascinati nel veder nascere una piantina.
SEMPLICI E LEGGERI 
I bambini, in genere, non amano i piatti complicati. La pastasciutta per esempio la vogliono bianca (condita con olio e parmigiano) o rossa (al pomodoro). Lo stesso vale per le verdure. Cucinale in modo semplice: l'ideale è al vapore o lessate in poca acqua (in modo da limitare la perdita di vitamine e minerali causata dalla cotture) e poi insaporite con un po' d'olio e limone (niente aceto perchè ai bambini i sapori aciduli non piacciono). Ma soprattutto, non pasticciarle troppo, non nasconderle sotto formaggio o besciamella, pensando di renderle così più appetibili: i piccoli vogliono capire cosa mangiano.
PIATTI A MISURA DI BIMBO
Inutile mettere davanti al bambino piatti traboccanti di verdure e insistere perchè li vuoti. La porzione minima è quella che ha il volume del suo pugnetto  (un pugnetto e mezzo per l'insalata e altre verdure a foglie consumate crude). Se poi vedi che finisce questa porzione senza difficoltà puoi provare a raddoppiarla. L'importante è che abitui il bambino a mangiare la verdura (anche cruda) ad ogni pasto. Prova inoltre a preparargli minestroni o zuppe accompagnati da crostoni, che sarà lui a buttare per gioco nel piatto e a ripescare con la scialuppa di salvataggio del cucchiaio.




ANTIPASTI STUZZICANTI
Per convincerlo a mangiare più verdura prendilo per la “fame”. Quando apparecchi non portare subito in tavola il pane, ma fagli trovare un piattino con verdure crude (ottime le carote tagliate a bastoncini) da sgranocchiare per ingannare l'attesa. Siccome il loro appetito è elevato perchè hanno fame, vedrai che le mangeranno di gusto. Se invece gliele proponi come contorno le rifiuteranno perchè sono sazi.
NON CEDERE AI RICATTI
Quando il bambino inizia ad andare all'asilo o a scuola si lascia più facilmente condizionare dal comportamento degli altri bambini. Se loro non mangiano le verdure, anche lui può decidere di rifiutarle per affermare se stesso nei confronti dei genitori. Cosa fare in questi casi? La risposta è semplice: non cedere ai ricatti. Se per esempio lascia nel piatto le zucchine o gli spinaci, non preoccuparti di sostituirli con altra verdura. Vietatissimo chiedergli:” Che cos'altro posso prepararti?” oppure “Che cosa hai voglia di mangiare?”, perchè poi il bambino ha buon gioco nel dire no a qualunque alternativa tu gli proponga. Meglio invece tenere un atteggiamento sereno e fermo e dirgli: “Oggi c'è questo, se non ti va lascialo pure nel piatto”. Così riuscirai a non dargliela vinta, senza però arrivare al conflitto aperto che è sempre controproducente.


Opera di Lia che ha 90 anni
Puoi contattarmi: dr.ssa Cristina Pisani

lunedì 20 ottobre 2014

COLAZIONI SPUNTINI ANTIPASTI AUTUNNALI PER MANTENERSI IN SALUTE

COLAZIONI  SPUNTINI  ANTIPASTI AUTUNNALI

Disegno di Lia novantenne

COLAZIONI
Yogurt parzialmente scremato, una manciata di muesli 

Yogurt parzialmente scremato, mezza mela, mezza pera, 2 susine, 4 nocciole o 2 o 3 noci, un pizzico di cannella 
  
Una tazza di tè verde insieme ad una fetta di pane di segale, meglio se arricchito con semi di sesamo, lino,  papavero, girasole, su cui si può spalmare un cucchiaino di marmellata senza zucchero aggiunto

Un vasetto di yogurt bianco scremato con mele o pere, i gherigli di 2 o 3 noci e corn flakes
Si può alternare yogurt di capra o di soia allo yogurt vaccino

Al posto dello yogurt si può utilizzare latte vaccino parzialmente scremato o latte di soia o latte di mandorle ad esempio una tazza di latte parzialmente scremato con 30 g. di corn flakes oppure una fetta di pane integrale o un panino integrale con un velo di marmellata senza zucchero o un cucchiaino di miele



SPUNTINI
Ortaggi di stagione cotti o crudi serviti anche come spiedini o pinzimonio ad esempio con yogurt parzialmente scremato, limone e un pizzico di curcuma (amalgamare la curcuma nello yogurt e intingere nella crema gli ortaggi a bastoncino cospargendoli con succo di limone perchè non si ossidino)

Frutta di stagione cotta o cruda servita in spiedini o come macedonia



ANTIPASTI
Ortaggi ripieni di creme preparate con yogurt o ricotta o caprino o purea di legumi lessati o tonno frullato. Un esempio: 2 pomodori medi svuotati e ben asciutti riempiti con una crema ottenuta frullando 50 g di yogurt greco, 30 g di salmone affumicato, un cucchiaino di capperi, 4 foglie di basilico

Involtini con ortaggi grigliati arricchiti con caprino o una fettina di bresaola

Spiedini di ortaggi alla griglia oppure freschi ( cetrioli, ravanelli, carote, finocchi, ecc...) alternati nello stesso spiedino con alimenti proteici tipo salmone affumicato, aringa, acciughe, bresaola, prosciutto crudo, petto di pollo o di tacchino alla piastra, mozzarella, tofu, ecc..

Tartine con pane integrale o di segale ad esempio: 2 fette di pane integrale tagliate in 8 quadratini su cui viene spalmato un patè ottenuto frullando 6 cucchiai di cannellini lessati, 4 cucchiai di polpa di zucca gialla, un cucchiaio di capperi dissalati, una noce sgusciata, un pizzico di curry, 8 olive nere snocciolate



"NELLA VITA NON CI SONO
 SOLUZIONI. CI SONO FORZE IN
 CAMMINO:BISOGNA CREDERE
IN LORO, E LE SOLUZIONI
SEGUIRANNO"
A. De Saint-Exupery

Puoi contattarmi:dr.ssa Cristina Pisani













sabato 11 ottobre 2014

ANCHE LA LUCE DEL SOLE E' UN NUTRIMENTO

Opera di Franca Pisani


Nutrimento per il corpo è  non solo ciò che introduciamo attraverso la bocca.
La luce del sole è pure un nutrimento essenziale per la vita.

 Il sole è in grado di stimolare la formazione di vitamina D sulla pelle, è inoltre in grado di attivare questa vitamina e renderla più efficace nel far assimilare e utilizzare bene il calcio dalle ossa. Basta esporre il viso e le mani al sole, magari durante una passeggiata, anche 3 volte la settimana d'estate per poter ricevere tale benefico effetto.

 Il sole è necessario per stimolare a livello cerebrale la produzione di diversi ormoni neuroendocrini tra cui la melatonina che agisce sul ritmo sonno-veglia, la serotonina che regola il meccanismo senso di fame-sazietà e ha un benefico effetto sull'ansia, le endorfine, i nostri oppiacei endogeni, che attenuano il dolore e danno un senso di pace e tranquillità.

Purtroppo la vita di oggi nelle città si svolge soprattutto in ambienti chiusi e spesso gli ambienti di lavoro non sono provvisti di adeguate finestre o non sono esposte in una posizione favorevole. Questo può anche influire sulla formazione dell'ossatura, che avviene nei primi 20 anni di vita, e sul suo mantenimento nel passare degli anni. La maggior parte delle persone ha oggi una struttura dello scheletro esile anche perchè si muove poco all'aria aperta. Così pure il tono dell'umore è più fragile e frequenti ne sono i disturbi come ansia e depressione che sono in aumento. E' più facile veder sorridere chi vive e lavora all'aria aperta in campagna o in riva al mare, dove lo specchio d'acqua moltiplica l'effetto positivo della luce, che la gente in città in modo particolare quando le giornate si fanno più brevi rispetto alle notti in autunno e in inverno. In queste due stagioni può capitare più facilmente nei sedentari che vivono e lavorano al chiuso di perdere la naturale autoregolazione del senso di fame-sazietà e mangiare più per abitudine o per gola che per vera necessità con conseguenti sintomi all'apparato digerente o aumento del peso corporeo. 




         

domenica 28 settembre 2014

AUTUNNO: COME AIUTARE L'APPARATO DIGERENTE




Le giornate stanno accorciando, le notti sono più lunghe e fresche. Quando il tempo è buono e c'è il sole fa caldo quasi estivo nelle ore più assolate, tarda mattinata e primo pomeriggio, mentre al tramonto comincia a far fresco e al mattino l'aria è veramente pungente. Queste escursioni termiche rendono più fragili gli organi cavi dell'apparato digerente: stomaco e intestino che dilatati dalla calura estiva fanno fatica a riadattarsi al clima più fresco. Questa è la stagione in cui chi ha problemi di gastrite o ulcera gastrica o di coliti soffre in particolar modo. L'alimentazione può venire in aiuto a prevenire e anche curare i disturbi di tali organi. Bisogna approfittare delle verdure e della frutta che questa stagione ci offre. La zucca gialla, in particolare la “zucca faentina”, che ha una polpa soda e la consistenza di una patata quando viene lessata o cotta a vapore, è l'ideale per curare sia stomaco che intestino. La purea di zucca ,si comporta come una “foderina” benefica che aderisce alle pareti di questi organi, lenisce il dolore della gastrite o colite permettendo il progressivo adattarsi alle escursioni termiche stagionali. Con la zucca si possono preparare dei primi deliziosi con il riso integrale, semintegrale o basmati, l'orzo perlato, il farro o anche il miglio che si presta bene per preparare ricette veloci e particolarmente digeribili. Altri ortaggi ideali per stomaco e intestino sono le carote, tutti i tipi di cavoli dal cavolo cappuccio al cavolfiore, i porri, i finocchi che hanno un'azione carminativa cioè assorbono i gas intestinali e che si possono accompagnare ai fagioli freschi dai cannellini ai borlotti o zolfini con cui si possono fare delle gradevoli minestre calde aromatizzate con alloro e salvia. 
La frutta di questo periodo è costituita dalle mele nuove, pere, uva e fichi che hanno sì questi ultimi una funzione lassativa, ma vanno mangiati con moderazione perchè abbastanza calorici. Ci sono anche le noci che contengono i così detti "grassi buoni" ed è bene per questo mangiarle tutti i giorni o a colazione o nelle insalate o anche con i cereali o la pasta. La misura per ognuno corrisponde alla quantità che entra nel pugno con il guscio compreso, vanno mangiate a piccole dosi quotidiane.



domenica 21 settembre 2014

DIMAGRIRE NON E' UN MIRACOLO

DIMAGRIRE NON E' UN MIRACOLO, E' UN PERCORSO PERSONALE




Chi ha provato molte diete spesso assume un atteggiamento sconsolato e frustrato, non sa più cosa fare e si dispone a pensare soltanto a un miracolo. Non basta però un esperto che dall'esterno confezioni una dieta su misura. Alimentarsi nel modo giusto è importante e qualcuno che  guidi verso la conoscenza dei cibi e del funzionamento del corpo è necessario. La soluzione giusta non può però venire solo dall'esterno, bisogna cercarla nel proprio interno e per far questo bisogna alimentare anche la mente con i pensieri giusti. E' possibile cominciare un viaggio dentro sé stessi per capire veramente quale vuoto interiore viene spesso riempito con il cibo. Un tale cammino richiede porsi obiettivi ragionevoli, non pretendere l'impossibile, evitare sensi di colpa nei momenti di smarrimento, avere perseveranza e tanta pazienza. Anche se il desiderio è semplicemente  quello di perdere i chili di troppo bisogna sempre avere presente nella mente e nel cuore questa ricerca interiore. 


venerdì 12 settembre 2014

ALCOLICI: COME POSSO COMPORTARMI?

ALCOLICI: come posso comportarmi?



Questa è la domanda che spesso mi viene fatta dai giovanissimi o da chi vuole dimagrire. Ad es. una giovane di 14 anni mi ha chiesto se può permettersi una sangria quando esce con gli amici. Purtroppo fino almeno 18 anni consiglio di non bere alcolici di qualsiasi genere perchè il cervello è ancora in formazione e può essere danneggiato dall'alcool che entra in circolo. Bisogna anche tener conto del fegato che non ha ancora la capacità di metabolizzarlo soprattutto in quei soggetti che hanno anche una predisposizione costituzionale propria a non metabolizzarlo bene. La sangria è vino rosso e frutta, ma spesso vi viene aggiunto anche del rum. A chi vuole dimagrire ricordo che 1 g. di alcool ha 7 calorie quasi quanto 1 g. di grasso che ne ha 9 e sono tutte calorie vuote che non apportano elementi nutritivi inoltre gli alcolici sembrano dare la sensazione di digerire meglio, ma è purtroppo una falsa sensazione dovuta alla perdita del controllo celebrale che facilita una maggior introduzione di cibo a scapito della linea. Nei soggetti che soffrono di gastrite o ulcera o epatopatie scopro spesso che nel vivere quotidiano oltre che un eccessivo uso di alcolici c'è anche un disordinato consumo di queste bevande ad es.  bere a digiuno in diverse occasioni della giornata o mescolare diversi tipi di alcolici nello stesso pasto da aperitivi, vino bianco o rosso, alcolici zuccherini come limoncello o anche superalcolici come grappa o vodka. Bere a digiuno non è un piacere per lo stomaco. Il fegato è l'organo principale per l'elaborazione metabolica dell'alcool il cui abuso può farlo soffrire in particolare nei soggetti predisposti costituzionalmente, nelle donne in generale e in gravidanza dove viene a soffrire anche il nascituro e nei giovanissimi. Il vino è un piacere che fa parte della nostra tradizione culinaria è bello osservarne il colore e la consistenza, apprezzarne il profumo e l'aroma, gustarselo a piccoli sorsi centellinandolo con misura senza esagerare per completare il piacere di un buon pasto soprattutto quando si tratta di condividere un momento gioioso della vita come festeggiare due novelli sposi, la nascita di un figlio, il compleanno di un amico o qualche altra ricorrenza importante. Tutti gli alcolici compresa la birra vanno assunti con rispetto, misura, consapevolezza e senso di responsabilità perchè non sono acqua.